Anita o L’Accademia degli Inesistenti

Produzione: Compagnia degli Immanenti
Drammaturgia: Claudia Pozzana, Alessandro Russo
Laboratorio teatrale: Marina Pitta
Lighting Designer: Roberto Ventruti
Direttore Tecnico: Gabriele Morandi
Teatro: Lambrakis – Bologna – 2022

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Anita o L’Accademia degli Inesistenti è un “trittico” nel quale tre gruppi di personaggi si incrociano a distanza, senza mai comporre una scena unitaria. C’è un gruppo di giovani operai di un paese qualunque oggi, i quali promuovono pubblicamente la difesa di alcune operaie ingiustamente arrestate. Di fronte alla scarsa solidarietà suscitata dal loro appello, decidono di organizzare in modo indipendente il loro studio teorico. Ci sono poi sei vecchi signori, inizialmente chiusi in una soffitta, dove rimuginano antichi quesiti teorico-politici e commentano anche attentamente la situazione attuale, ma con divergenze notevoli fra loro. Infine, c’è una compagine governativa, appena giunta al potere, ma già attraversata da faide e complotti tra fazioni mutevoli, capaci di alternare la farsa alla ferocia. 

Anita, ispirata da ciò che ascolta, non vista, nella soffitta dei vecchi signori, guida la crescita soggettiva del gruppo di operai, i quali come lei sono inizialmente sguarniti di riferimenti intellettuali e politici. I giovani amici, ai quali si uniscono successivamente degli operai-poeti, fondano un’Accademia degli Inesistenti”, ma incontrano la crescente ostilità, sia della direzione della fabbrica sia del governo. 

Anita e i giovani operai, anche se riescono a resistere alle manovre repressive, vengono coinvolti a loro insaputa negli scontri tra le fazioni governative e infine vengono messi fuori legge. Nel momento della massima difficoltà, quando l’Accademia è costretta alla fuga e all’esilio, Anita si reca nella soffitta a chiedere consiglio ai vecchi signori, ma incontra questa volta il loro rigoroso silenzio. Nel monologo finale, accompagnata dal Coro, Anita dichiara di non voler cedere negli intenti di pensiero che l’Accademia si è preposta. 

Operai
 
Anita, operaia: Cristina Monti
June, operaia: Giovanna Sabbatani
Mohamed, operaio: Leonardo Bratti
 
 
 
 
Sei vecchi signori
 

Cat: Gabriele de Maria
Fred: Claudio Tombini
Max: Sergio Dell’Aquila
Nik: Biagio Caruso
Steel: Alessandro Fanti
Tom: Carla Lama

 

Governativi

 

Augustus,sovrano: Marcello Soli
Esilia,consorte del sovrano: Claudia Soffritti
Gladio,ministro dell’informaz.: Claudio Tombini
Scarf,custode d’armonia: Carla Lama
Tank,ministro della guerra: Sergio Dell’Aquila
Zecca,custode dell’erario: Alessandro Fanti

Barbie, giornalista tel.: Emiliana Piscitiello
Ken, giornalista tel.: Alessandro Mattiaccio
 
Poeta operaio 1: Biagio Caruso
Poeta operaio 2: Davide Bucci
Poeta operaia 3: Ivana Santonocito
 
Ceo STINCO: Gabriele de Maria
Consigliere STINCO: Matteo Baroni
Passante 1: Nazareno Manoni
Passante 2: Matteo Baroni

Finto giornalista: Gabriele de Maria
 
Poliziotti: 
Matteo Baroni
Alessandro Mattiaccio
Davide Bucci
Notabili dei governi rovesciati: 
Alessandro Mattiaccio
Alessandro Fanti
Matteo Baroni
Davide Bucci
 
Cameriera e personal trainer: 
Dina Patrizia Lanni 
Coro: 
Marina Pitta, Claudio Tombini